L’urlo del Caimano: Akragas – Matera, verso Matera – Sicula Leonzio

20171222_Akragas_Matera_Tifomatera_00003Tornare da Siracusa (vista la disponibilità dell’Esseneto di Agrigento) con un solo punto, ha lasciato seri dubbi sulla possibilità di inanellare una serie di risultati utili consecutivi per consolidare definitivamente la quinta piazza della classifica mettendo il fiato sul collo del Siracusa, gettando, inoltre, pericolose ombre sulla propensione della squadra nel mollare nelle partite più semplici, abdicando al ruolo di guastafeste del girone, dato che il cammino quest’anno procede zoppo e con cali inaspettati. Si passa, infatti, dall’idea della maturità finalmente raggiunta (Catania), dal saper vincere soffrendo (contro la Casertana), alla superficialità con cui si è affrontata la gara del De Simone.

Tralasciando, per una volta, il fattore infortuni che sta rimodulando ad ogni partita l’assetto tattico (contro i giganti Don Tano ha opzionato un inedito 4-2-3-1 di cui non si ha memoria storica nella sua carriera), il pensiero che sorge spontaneo, dopo il “pareggino”, è solo uno: immaturità collettiva, mancanza di esperienza, assenza di fame, sono le chiavi che spiegano queste assurde involuzioni.

20171217_Matera_Casertana_Tifomatera_00004Vada per il rigore sbagliato che poteva portare due punti in più, ma nelle passate stagioni la gara come quella contro l’Akragas sarebbe stata affrontata senza paura, con pochi naturali errori, con l’arroganza del dominio in campo ed avrebbe regalato due-tre reti come minimo.
E’ la prestazione degli uomini più maturi ad abbruttire l’andamento della partita, così come, della stagione: prestazioni altalenanti di Giovinco, De Falco, Angelo, Casoli sono lo specchio reale dell’altalena dei risultati e del lavoro fatto in campo. De Falco, in particolare, è un pò il simbolo di questa analisi, giocatore fortissimo che sta girando alla metà dei giri di cui è dotato il suo motore, un Godot che stiamo aspettando da troppo tempo, involuto in troppe fasi del match che condisce con errori su passaggi banali e lanci millimetrici quasi tutti verso la fascia destra (ma solo quando c’è Angelo, con Battista o Casoli lo spunto non arriva mai).

Il grande assente davanti, è Ezequiel Corado: risultare anonimi in una partita in cui gli attaccanti dovrebbero rimpinguare il tabellino marcatori ed approfittare per uscire da crisi individuali, significa fomentare voci e lamentele sul livello del giocatore: su due cross meravigliosi di Angelo nel primo tempo si sono fatti trovare Sartore (175 cm) e Maimone (che di mestiere fa il pitbull di centrocampo); nella seconda frazione sulla pennellata di De Falco, l’argentino ha colpito il pallone con la spalla, con un movimento improvvisato e del tutto scoordinato. Gara pessima, da peggiore in campo, mai utile nè come prima punta (come viene adoperato ora) nè come esterno (come giocava fino a poco tempo fa).

Catania-Matera00004Arriviamo al capitolo Sartore: dopo tante gare disputate, dopo diversi infortuni, dopo diversi rientri, dopo giocate micidiali, dopo allucinanti prestazioni (la sostituzione dopo 15 minuti con la Casertana dov’era subentrato dalla panchina), ancora oggi ci chiediamo: è un valore aggiunto se torna fisicamente a posto? Dobbiamo aspettare ancora per vederlo sopra la sufficienza in almeno due partite consecutive? E’ un enigma e tale rimarrà se nemmeno Don Tano riesce nell’impresa di modellare la sua potenza atletica al raziocinio nella gestione tattica della partita? La sensazione è che solo il brasiliano, se realmente lo vorrà, potrà dare un riscontro reale a questa mole di interrogativi nei suoi confronti.

Siamo alla conclusione dell’annata, ultima gara da disputare prima della sosta di tre settimane in cui società ed area tecnica pianificheranno mercato riparatore e preparazione atletica per proseguire al meglio nel lungo cammino che porterà verso i playoff promozione, primario obiettivo della piazza. Urgono soluzioni urgenti per sopperire ad infortuni continui, per sostituire uomini non all’altezza e per rilanciare il progetto lanciato quest’estate: migliorare la scorsa stagione. Noi siamo iperfiduciosi.

Good luck Matera and see you soon…

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