L’avversario di turno: il Melfi

Una formazione del Melfi 2016/2017 (foto il Quotidiano)
Una formazione del Melfi 2016/2017 (foto il Quotidiano)

Domenica scorsa la matematica ha ufficialmente evitato l’incubo retrocessione diretta in casa Melfi, ma a prescindere dall’esito del derby con il Matera sarà comunque penultimo posto; ultimi novanta minuti importanti solamente per definire l’avversaria dei federiciani nei playout, in lizza Monopoli, Catanzaro, Akragas e Vibonese.
Trentaquattro punti in classifica, tenendo conto anche della penalizzazione, frutto di nove successi, otto pareggi e venti sconfitte. Tra le mura amiche i gialloverdi hanno battuto Casertana, Reggina, Monopoli, Messina, Catanzaro e Taranto, pareggiato con Fondi, Siracusa, Catania e Akragas e perso in otto occasioni. Una squadra che segna con discreta regolarità (miglior attacco dela zona retrocessione con trentotto reti all’attivo) ma che vanta la peggior difesa del campionato (addirittura sessantacinque gol subiti).
Mister Aimo Diana, subentrato a fine Febbraio all’esonerato Bitetto, è già concentrato sull’andata degli spareggi, lecito quindi attendersi un massiccio turnover.
Tra i pali il 21enne Jacopo Viola, in prestito dalla Reggiana, dovrebbe essere preferito al titolarissimo Raffaele Gragnaniello.
In difesa Lorenzo Libutti a destra, il 35enne ex Foggia Roberto De Giosa e Francesco Bruno al centro, Davide Lodesani a sinistra.
In mezzo al campo turno di riposo per il mediano Agnello Ferraro, per l’interno destro scuola Cagliari Andrea Demontis e per il centrale Francesco Marano. Diana dovrebbe quindi puntare sul ghanese Francis Obeng, sul brasiliano Vicente e su Alessio Esposito, 22 anni in prestito dalla Pro Vercelli.
In attacco dovrebbero accomodarsi in panchina l’ex Gammone ed il forte Alessandro De Vena (a segno undici volte in trentasette apparizioni). Spazio quindi alla comunque temibile coppia composta da Ciro Foggia, capocannoniere gialloverde con tredici centri, e Gianluca De Angelis, alle cui spalle agirà Fabio Mangiacasale.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*