I tifosi in soccorso del Matera Calcio. Intervista a Nico Andrisani, fondatore dell’associazione “Amici del Matera” e breve video andato in onda sul TG3 Basilicata

Nel corso della mattinata abbiamo avuto il piacere di intervistare Nico Andrisani, imprenditore materano e promotore di un’iniziativa lodevole che interessa il mondo del calcio biancoazzurro. Dopo le note vicende che hanno interessato la società del Matera Calcio, in leggera difficoltà dal punto di vista finanziario, ed i calciatori, a cui non sono stati pagati alcuni stipendi, i tifosi del Bue hanno deciso di scendere in campo. Sotto la guida dello stesso Andrisani ed in presenza del notaio Peppe Di Sabato, in serata sarà formalizzata l’associazione “Amici del Matera” che avrà il compito di raccogliere denaro e metterlo a disposizione, in caso di difficoltà, della società. Una iniziativa che può essere accomunata alla fondazione Taras di Taranto, o con quanto avviene a Vicenza o nella vicina Gravina. Abbiamo intervistato Nico per capire meglio di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi.

Ciao Nico, da quando segui il Matera? C’è un ricordo in particolare a cui sei legato? Che tipo di tifoso ti consideri?

Seguo il Matera da quando avevo 10 anni, più o meno. Andavo con gli amici allo stadio, in curva. Ricordo, si pagava 2.200 lire, io riuscivo ad entrare nello stadio con i più grandi. Ricordo bene il campionato 78/79, con la vittoria della serie C e la promozione in serie B. La prima giornata di campionato, se non ricordo male, fu contro il Benevento e segnò Picat Re, se non ricordo male. Quella partita ero in tribuna laterale. Sono un tifoso acceso, tuttavia il lavoro mi impedisce di seguire la squadra in maniera costante. Il lavoro mi impedisce di seguire la squadra in trasferta. In casa, invece, negli ultimi quindici anni sono riuscito a seguire il 60/70 % delle partite, data la concomitanza con gli orari del mio lavoro. In passato ho fatto anche lo speaker radiofonico e televisivo, ho seguito quindi il Matera direttamente andando anche in trasferta, quando collaboravo per un’emittente privata. Ho seguito tutte le vicissitudini nei meandri più reconditi della società.

In passato ti abbiamo visto protagonista di alcune iniziative significative come il “biglietto sospeso”, sulla scia dell’abitudine del caffè sospeso napoletano. Ci spieghi nel dettaglio questa nuova iniziativa che vede protagonisti i tifosi?

Il biglietto sospeso è una mia iniziativa, non so se lo fanno anche altri. Semplicemente perché, come dicevo, non potendo seguire la squadra in trasferta ho voluto dare questo impulso. Come se seguissi anch’io la squadra in trasferta. Ho deciso di avviare questa nuova iniziativa per cercare di dare una propulsione alla squadra, soprattutto nei momenti più difficili.

Quale è lo scopo dell’associazione? Quali sono i rapporti con la società, gli obiettivi e, concretamente, attraverso quali mezzi si intende raggiungerli?

Lo scopo dell’associazione è sulla falsa riga di quanto successo in altre squadre di altre città, come Gravina, Taranto, Vicenza. Lo scopo è di aiutare la società. Questo è un momento molto complicato. Ho voluto tastare anche i tifosi, quindi creiamo questa associazione per metterci qualcosa di nostro ed essere un supporto alla società. La possibilità di entrare direttamente in società come azionariato sarebbe bella ma attualmente non è percorribile. Matera è una città piccola, necessita di molti imprenditori e tifosi accaniti. In futuro chissà.

Come possono i tifosi materani contribuire alla causa?

Contribuire è semplicissimo. Ho pensato a delle quote minime di 100 € per poter intervenire nell’associazione, o al massimo, per chi non dovesse farcela, ci sarà la possibilità per due persone di unirsi, 50 € ciascuno, per acquistare una quota. Si fa il versamento in banca o l’iban cointestato, anche perché tutto deve essere tracciabile, in modo tale che nessuno possa adombrare illazioni sulla gestione di questi fondi. Chiaramente anche le attività commerciali possono dare il loro contributo. Verrà emessa una ricevuta che può essere addirittura scaricata completamente dalle tasse, quindi portata in detrazione nella propria contabilità. Maggiori dettagli su come contribuire verranno dati nelle prossime ore.

Chi sono i tifosi protagonisti dell’associazione? (presidente, consiglio direttivo, ecc.)

Ho pensato ad un’associazione in cui il presidente dovrei essere io, anche perché c’è da impiegare del tempo. Bisogna anche conoscere i dettami minimi di una associazione, legati alla contabilità, ai piccoli bilanci che devono essere fatti (n.d.r. Nico Andrisani, oltre che essere un imprenditore, è un commercialista). Un consiglio di almeno cinque persone che potrà garantire un controllo sull’operato e massima trasparenza. Tutti i dati verranno messi a disposizione e resi pubblici. Tutto sarà fatto alla luce del sole, infatti verrà anche pubblicata la lista di chi avrà deciso di contribuire.

In un momento di leggera incertezza in ambito societario, credi che l’associazione possa essere fondamentale in termini di contributo per preservare la serie C?

Non so se l’associazione può essere importante per la società. So che è sicuramente un segnale che va dato, anche per capire se i tifosi sono realmente legati. Ci tengo a sottolineare che questa è una mia iniziativa, la società non c’entra nulla in tutto questo.

Un domani, l’associazione potrà contribuire alla crescita attiva della società, avendo voce in capitolo? Ad esempio attraverso campagne di marketing, merchandising, iniziative per coinvolgere la città e la provincia, eventi nelle scuole?

E’ proprio quello che io ho proposto alla società, ovvero gestire direttamente il settore marketing. Questo è un aspetto importante ed è fondamentale anche per veicolare una serie di attività commerciali, imprenditori che, con la pubblicità diretta o indiretta, possono portare dei fondi in società. Così come è importante far si che i ragazzi delle scuole elementari, media e anche superiori, vengano coinvolti in questo progetto. Con biglietti gratis, con una presenza costante di 300/400 unità ogni domenica. Penso anche a dei mini abbonamenti a rotazione. I ragazzi sono il futuro e sono anche un veicolo che traina.

In quale modo l’associazione prenderà le decisioni? Forum virtuale, incontri periodici? Avete pensato ad una sede o un luogo di ritrovo?

L’associazione, proprio perché è indipendente, può decidere in ogni momento come utilizzare i fondi raccolti. Ad esempio, se c’è la necessità impellente di pagare l’albergo della squadra in trasferta, o pagare parte di una rata degli emolumenti INPS, il consiglio potrà decidere di intervenire. Se ad esempio si hanno a disposizione 10.000 €, si potrà decidere di mettere a disposizione 5.000 € per pagare la trasferta e 5.000 € per gli stipendi, il tutto in maniera autonoma. Per il luogo dove riunirci e le modalità con cui prendere le decisioni, pensiamo ad un forum pubblico.

Sono già in cantiere dei progetti per il futuro?

I progetti per il futuro sono condizionati chiaramente dall’andamento di questo campionato. Bisogna prima portare a termine questo campionato e poi, successivamente, si possono fare tutti i proclami di questo mondo. Adesso siamo in un momento molto delicato. I conti bisogna farli con l’oste, bisogna prima concludere questo campionato, poi si vedrà.

Lancia un appello ai tifosi biancoazzurri.

L’appello è semplicissimo. Questo è un momento molto, molto delicato. Bisogna soltanto ricordare a tutti che la squadra di calcio è un bene della città, è un bene di tutti, quindi occorre salvaguardarlo. Tutti devono dare la propria mano. L’appello quindi è di un’estrema semplicità. La squadra di calcio è del Matera, è di Matera, è dei tifosi. Semplice. 

 

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*