Palmese – Matera 3 a 0. Le pagelle dei biancazzurri

Tartaro 7: nonostante i 3 gol subiti, è l’unico che prova a mantenere i suoi in partita, o a evitare una clamorosa debacle. Salva la sua porta in almeno tre circostanze, non può nulla sui tre gol subiti;
Delvino 5: la difesa sbanda, e prende imbarcate da tutti i fronti. Prestazione incolore, probabilmente sarebbe stato meglio dar spazio al suo posto a Sirimarco, perlomeno avremmo visto un po’ di voglia in più. Dal 8′ st Tumminelli 5,5: prova a dare una scossa i suoi, ma a risultato compromesso, e con una squadra votata all’anticalcio diventa tutto più complicato;
Cipolletta 4,5: dovrebbe comandare il reparto arretrato, invece assiste a svarioni in serie da terza categoria. Anche lui in balia delle sfuriate dei padroni di casa, non ci capisce nulla. Dal 31′ st Agnello SV;
Sepe 4,5: disastroso in fase di impostazione, sbaglia tutto quanto può sbagliare, e i gol subiti, nel primo tempo, arrivano tutti dalla sua zona di competenza. Più che una partita, un’agonia. Dal 20′ st Russo 5,5: come Tumminelli, prova a predicare nel deserto, ma senza idee, senza gioco. Lui che aveva presentato il match in conferenza stampa alla vigilia, aveva parlato del peso specifico della casacca biancazzurra, da onorare in ogni istante di gioco, prova a metterci perlomeno impegno.
Gningue 4: una metamorfosi, da Gningue a Ghigne. La sua stagione si è praticamente chiusa dopo l’infortunio con il Casarano, tutto ciò che c’è stato dal suo rientro in poi è stato un mix di svarioni, e assenza dal campo ingiustificata. Dal 20′ st Sirimarco 5,5: prova a fare il suo, ma la gara è  già in ghiaccio;
Di Palma 5: in un centrocampo inedito, prova a metterci il solito impegno e la solita corsa, ma i risultati sono evidenti. Reparto sempre schiacciato dietro, e in balia degli avversari;
Maltese 5: come Di Palma, mostra impegno, ma viene impiegato male. Uno come lui farebbe la differenza anche scalzo, e viene usato per fare lo spazza area di rigore;
Parisi 4,5: lascia voragini sulla fascia sinistra in fase di ripiego, ed è nullo in fase di costruzione. Dal 10′ st Porro 5: prova a fare qualcosina in più del suo coetaneo, ma non abbastanza per meritare la sufficienza;
Prado 5: è  in condizione, e si vede, ma sbaglia anche le cose più semplici. Non azzecca un appoggio in costruzione, e ciabatta alle stelle una palla da spingere solo in rete;
Infantino 4: non è mica da questi particolari, che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Così recita De Gregori. Perde la fascia da capitano, e perde anche i suoi poteri magici. NB: per il prossimo rigore magari sarebbe utile non interrompere la corsa, meglio una palla alle stelle, che un rigore tirato a ciofeca;
Ferrara 3: torna titolare dopo qualche domenica di stop, e lo fa da capitano. Viene schierato in un ruolo inedito, e non riesce ad incidere. Sembra scarico, un altro giocatore rispetto a quello visto lo scorso anno;

Panarelli 3: voto che rispecchia il gioco espresso, e i gol subiti. La magia dei gol su palla inattiva si scontra brutalmente con l’inadeguatezza nella capacità di creare gioco. Una squadra da vertice, e con una rosa come quella del Matera, avrebbe potuto perlomeno costruire occasioni da gol. Invece siamo qui a raccontare l’ennesima gara scialba, con l’ennesima figura barbina fatta. E poi un detto dice, squadra che vince non si cambia. Ma il nostro mister è differente.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*