La voce del tifoso per Martina – FC Matera: Nicola Andrulli

A farci compagnia per la rubrica “La voce del tifoso” c’è l’amico e tifoso biancoazzurro Nicola Andrulli. Con lui abbiamo ripercorso alcune tappe importanti degli ultimi 20 anni della storia del FC Matera. Lo ringraziamo per il tempo dedicatoci. Di seguito la chiacchierata fatta insieme.

Quando e da dove nasce la passione per il Matera calcio?

Nel 2000, il caro Zio Gianni, portò me e mio fratello per la prima volta allo stadio. Era il neopromosso Materasassi di Ripoli guidato da mister Notarile. La partita era Materasassi-Milazzo finita 0 a 0 che, ricordo ancora, mi lasciò tanto l’amaro in bocca perché fu una partita dominata dal Matera. Da quel giorno, nel bene e nel male e tra alti e bassi, tifo Matera. Ho tenuto tra l’altro lo stesso posto in gradinata “in alto e al centro”, come dicevamo con gli amici, fino alla scorsa stagione.

Qual è stata la stagione più esaltante che hai vissuto da tifoso fino ad oggi e perché

Sinceramente è difficile sceglierne solo una.
Probabilmente la stagione più esaltante è stata quella del 2013/2014, che ci ha visto tornare tra i professionisti dopo la poco esaltante esperienza di quell’unico anno in Seconda Divisione, ottenuta con la vittoria dei playoff di Serie D nel 2010. Ma non posso non citare il Matera stellare e l’ottimo gioco espresso nelle stagioni 2014/2015 e 2016/2017, che ci ha visto in entrambe le occasioni sfiorare addirittura la Serie B.
E ho nel cuore la stagione 2002/2003 in cui ce la giocammo fino all’ultimo contro il Melfi per l’allora serie C2.
Effettivamente, a ripensarci, sono tutte stagioni si esaltanti, ma che alla fine ci hanno lasciato “come al 2 di luglio”. L’unica stagione invece che ci ha fatto esplodere di gioia, tra quelle da me ora citate, è quella che si è conclusa con la vittoria del campionato di Serie D nel 2014.
Posso dire comunque che, a parer mio, il Matera del 2016/17 – quello di Negro, Iannini, Carretta, De Franco e Bifulco, per intenderci – è stato il più bel Matera degli ultimi venticinque anni, nonostante la delusione dovuta alle questioni extra calcistiche.

C’è un giocatore che ti ha particolarmente impressionato durante questi anni?

Vado sul velluto se rispondo che è stato Giovanni Di Lorenzo, attuale capitano del Napoli e della Nazionale. Però, forse anche per quella magia che accompagna i ricordi di quando si è più piccoli, ricordo un grande Luigi Incitti, difensore moderno già agli inizi del 2000, e il palo preso da centrocampo contro la corazzata Brindisi (o Grottaglie?).
E sicuramente vorrei menzionare anche Maikol Negro, che ricordo come uno dei più grandi attaccanti visti nella nostra città.

Cosa pensi del Matera di quest’anno e dove può arrivare

Vedo nella squadra di quest’anno ancora ampi miglioramenti. Nonostante ciò cominciamo finalmente a notare qualche trama di gioco in più, cosa che conferma il buon lavoro che Panarelli sta facendo insieme ai suoi giocatori. D’altronde lui stesso ci chiedeva più tempo a inizio stagione. Bene, io do fiducia a lui e al suo Matera.
Sicuramente Altamura, Casarano e Martina hanno un organico più completo e adeguato a vincere il campionato. Sul Matera non voglio sbilanciarmi troppo, anche per scaramanzia, ma sono sicuro che faremo un campionato degno della nostra piazza.

Grazie Nicola! Forza Matera e Buone Feste

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