La voce del tifoso per Matera-Casarano: Francesco Cappiello

Per la rubrica “la voce del tifoso” ci fa compagnia Francesco Cappiello, tifoso biancoazzurro e appassionato dei nostri colori. Con Francesco abbiamo fatto una bella chiacchierata chiedendogli anche di raccontarci un aneddoto a cui tiene particolarmente.

Allora Francesco, cominciamo questa chiacchierata…

Quando hai cominciato a seguire i colori biancoazzurri?

Ho cominciato a seguire il Matera nella stagione 2000/2001 in maniera “ufficiale” anche se già durante gli anni dell’eccellenza cercavo di informarmi. All’epoca c’era il famoso “Materasassi”. In realtà il vero e proprio “approccio diretto” con il Matera l’ho avuto durante la stagione 1999/2000 facendo da raccattapalle durante una gara del Materasassi. Da quel momento non ho mai abbandonato i nostri colori nonostante gli innumerevoli avvicendamenti societari che conosciamo. Ricordo ad esempio Ripoli, Barbano, Padula, Tosto ecc.. Anche se ufficialmente è dal 2000 che seguo il Matera, essendo nato e cresciuto in via Marconi nel famoso rione “Piccianello” sono sempre stato legato alla squadra anche considerando che recandomi presso la scuola “Marconi” dalle finestre, riuscivo a scorgere gli allenamenti del Matera. Nel mio destino c’era questo quindi….

Qual è la partita che ricordi con maggiore piacere e perchè.

La partita che ricordo con maggior piacere è la trasferta del 2010 di Voghera perchè dopo tanto tempo si avvertiva la possibilità concreta di approdare nuovamente in serie C (lega pro). Allo stesso modo, ricordo la trasferta a Chieti contro il Pianura.

Ti va di raccontarci un aneddoto legato ad una partita o trasferta fatta con il Matera?

Ho tanti aneddoti che potrei raccontare. Pensando alla trasferta di Voghera, ricordo che era una trasferta che per il solo viaggio di andata prevedeva 1000km da percorrere. Era di mercoledì. Arrivammo parecchio tempo prima della partita e iniziammo a girare liberamente per le vie di Voghera. Fummo intercettati da una pattuglia di Voghera che ci chiese quanti tifosi avrebbero raggiunto la cittadina lombarda. Noi in tutta tranquillità gli comunicammo che saremmo stati più o meno 400 considerando sia i tifosi partiti da Matera che quelli provenienti dalle varie cittadine del nord. Considerando che si trattava di una partita di Coppa Italia di Serie D, di mercoledì a 1000 km di distanza i poliziotti rimasero basiti dalla risposta tant’è che partirono a razzo per cercare di organizzare un servizio d’ordine adeguato. Ci sarebbero altri aneddoti da raccontare ma richiederebbero davvero tanto tempo.

Quali sono le speranze per questa stagione?

La speranza è quella di arrivare più in alto possibile in classifica. Questo è anche quello che ha dichiarato la società. Secondo me, la squadra attuale se gioca come dovrebbe, se attua le soluzioni tecnico/tattiche proposte, è una squadra che può dare sicuramente di più di quanto fatto attualmente. Se la società, in accordo con lo staff tecnico decide di fare un paio di acquisti nelle zone del campo in cui la squadra ha bisogno, secondo me possiamo dire la nostra fino in fondo. Lo scontro diretto con la Fidelis Andria ha dimostrato che possiamo dire la nostra. Tuttavia serve mantenere i piedi per terra e dare continuità e determinazione non lasciando nulla al caso. Un’ulteriore speranza è quella che mi accompagna da sempre, ovvero che sempre più persone si avvicinino al Matera nel bene e nel male come ho sempre fatto anche io. Spero che più gente possibile si avvicini al Matera facendo il mio stesso percorso considerando ovviamente le proprie possibilità perchè ognuno di noi ha i propri impegni e le proprie priorità. Credo sia importante soprattutto sentire una determinazione, un orgoglio di appartenenza che io personalmente ho sempre sentito. La voglia di difendere la nostra maglia.

Grazie per la chiacchierata Francesco!

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