L’urlo del Caimano: Matera – Reggina

urlo_del_caimano_matera_reggina_tifomateraPrendete un banco di scuola, saliteci su e gridate con forza “O Capitano! Mio Capitano!“. Ripetetelo ed urlatelo sempre più forte, “O Capitano! Mio Capitano!” e coglierete, magicamente, l’attimo fuggente del cambiamento. Già, domenica c’è stata la riscossa, con la “setta dei poeti estinti” stretta, finalmente, attorno al suo capitano, Don Tano da Floridia, in versione Robin Williams (alias John Keating) della pellicola premio Oscar del 1990.

Un capitano che si era trovato in un mare in burrasca, ma che attraverso le durissime parole post Catanzaro, ha colpito dritto al cuore ed al sentimento dei suoi uomini. Nasce così la vittoria contro la Reggina, nasce così un nuovo corso che erge a guida assoluta, dentro e fuori dal campo, Don Tano.

urlo_del_caimano_matera_reggina_tifomatera_2Si riparte da zero ed i cambiamenti portano novità, di uomini e di schemi. Difesa a quattro in linea e centrocampo a tre, con De Franco in panca per scelta tecnica ed esordio da titolare sulla mediana di Armeno, davanti solito tridente delle ultime uscite. La ventata di leggerezza che rilancia gli uomini di Auteri è evidente da subito nel primo tempo, squadra che è sembrata rinata sul piano psicologico e con la “cazzimma” ritrovata in quasi tutti i reparti.

Stupefacente è stato riscoprire il sacrificio di un giocatore pigro come Strambelli, uomo a tutto campo che si è fatto notare in raddoppi, falli tattici e rientri sulla mediana, finalmente dieci moderno con piedi e corsa. Bellissimo è stato ritrovare l’elastico della fascia destra, Giovannone Di Lorenzo, pimpante per tutti i novanta minuti con zero errori in fase difensiva e propositivo davantiFondamentale è stato ritrovare al centro della mediana Ciccio De Rose, baricentro dell’equilibrio della squadra, confermatissimo giocatore di qualità superiore quando i compagni di reparto sono due.

20170312_Matera_Reggina_Tifomatera_00009Motivante è stato chiudere il match, finalmente, con zero reti subite, con un movimento senza palla, da parte della squadra, intenso, con percentuali di possesso sempre alte (come nelle ultime terribili uscite), ma finalmente proficue, anche se le due reti nascono su calcio d’angolo e rigore. Devastanti le prove di Casoli e Negro, il primo per duttilità tattica che lo vedrebbe oltre la sufficienza anche in porta, il secondo per il valore aggiunto che ha portato alla partita in chiave tecnica e tattica, dimostrando di giocare alla grande anche come falso nueve di movimento.

In generale, ciò che ha colpito di più, è stata la voglia ritrovata. La squadra, umilmente, ha chinato il capo ed ha pedalato seguendo il ritmo intrinseco ai valori del gruppo, dimostrando con evidenza che quando la testa è sgombra, il corpo risponde alla grande. L’allenamento mentale svolto in settimana, ha portato benefici molto migliori di scatti e ripetute. La nostra speranza è che il REHAB sia definitivo, con tutti gli uomini maledettamente sul pezzo fino alla fine. Noi chiudiamo con la frase più famosa del film citato: “Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita“. Noi ci crediamo.

Good luck Matera and see you soon…

 

1 commento

  1. bene il rientro di Papini sarà fondamentalex l’assalto all’ultimo rush finale
    Auteri avà la possibilità di far ruotare la rosa di centrocampo a proprio favore

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