La voce del tifoso per FC Matera-Rotonda: Fabio Venezia

Per la consueta rubrica”la voce del tifoso” a farci compagnia per questa chiacchierata virtuale c’è Fabio Venezia. Tifoso biancoazzurro che anche a distanza non fa mancare il suo contributo per sostenere il bue.

Fabio, cominciamo questa chiacchierata…

Quando e com’è nata la passione per il FC Matera
Da sempre, questione di genetica (grazie papà). Le prime immagini biancoazzurre, sbiadite, risalgono alla stagione 1990/1991. Avevo 9 anni e ricordo l’esultanza in tribuna centrale al termine di Matera-Acri 7-2. La passione è cresciuta con gli anni, rasentando il fanatismo estremo. L’adolescenza ha coinciso con gli anni della C1 del 1994 e di tanta C2 (idoli dell’epoca i vari Zian, Tatti, D’Ermilio, Genco, Falaguerra) per poi arrivare alla stagione-incubo del 1997/98 ed alla parentesi Materasassi. Nel 2000 ho lasciato Matera per motivi di studio ma questo non ha spento la fiammella, anzi l’ha alimentata. Ho continuato a seguire la mia squadra del cuore in D, in C ma anche in Terza Categoria (2011/2012) prendendo treni, aerei e pullman. Il legame con il Matera e con Matera è stato, è ancora e sempre sarà indissolubile.

Qual è stata la partita che ti ha emozionato di più
Ce ne sono state tante. La prima grande emozione è sicuramente legata al derby vinto il 24 Aprile 1994 in Serie C1, il gol di Spilli/papera di Sansonetti fa parte della nostra storia. Tornando ad emozioni più recenti, direi senz’altro:
1-Salernitana-Matera 0-1
2-Lecce-Matera 0-3
3-Lecce-Matera 1-2
4-Marcianise-Matera 0-1 e Vico-Matera 1-3 (doppia trasferta Milano-Campania-Milano a distanza di pochi giorni)
5-Matera-Manfredonia 3-0 (partenza all’alba della domenica da Milano in aereo e ritorno in nottata in treno con arrivo il lunedì mattina giusto in tempo per andare in ufficio)

Qual è il gol che ricordi con piacere?
Facile e scontato dire l’epica incornata di Abou Diop a Salerno o il sinistro di Pagliarini a Marcianise sotto la nostra curva che ha, di fatto, deciso il campionato. Preferisco, a sorpresa, menzionare due gare che non abbiamo nemmeno vinto. Il gol, bellissimo, di Carretta a Como. Un’esplosione di emozioni, la gioia indescrivibile di un popolo che si era ritrovato in massa a centinaia di km di distanza e che stava inseguendo un sogno. Professionisti, disoccupati, studenti, pensionati, donne, bambini accorsi da ogni parte d’Italia che per qualche ora si sono sentiti a casa circondati da fratelli biancoazzurri.
E poi vorrei ricordare il gol su punizione di Gigi Incitti a Potenza nel 2000/2001 per il momentaneo 1-1; quel derby lo perdemmo ma esultare in casa dei nostri rivali è stata una goduria unica.

Cosa ne pensi della stagione attuale?
La percezione dall’esterno, guardando la classifica, è quella di una stagione positiva. In realtà non è così.
A parte il parco under, oggettivamente non all’altezza fatta eccezione per un paio di elementi, con gente come Cipolletta, Delvino, Maltese, Tumminelli, Infantino, Mokulu, ai quali aggiungo Russo e Ferrara (tra i migliori della scorsa stagione) si sarebbe potuto e dovuto fare di più. Non ci siamo divertiti, inutile girarci attorno. Prestazioni deludenti, vittorie fortunose conquistate grazie ad episodi, punti regalati a squadre più deboli, un gioco povero, arido ed elementare. Speriamo che, conclusa nel migliore dei modi questa stagione, si faccia tabula rasa e si progetti davvero un futuro vincente. Lo meritano i tifosi, lo merita una città che ama la propria squadra.

Grazie Fabio!

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